Lettera ai Romani 7, 14 e ss.

Noi sappiamo che la Legge di Dio è spirituale, mentre io sono carnale, venduto come schiavo al peccato.
In realtà io neppure riesco a capirmi: non quello che voglio io faccio, ma quello che non voglio. Ora se faccio quello che non voglio, riconosco
che la Legge di Dio è buona; quindi non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. So infatti che in me, in quanto uomo peccatore, non abita il bene.
In me c’è il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo. Io infatti non attuo il bene che voglio, ma il male che non voglio.
Ora se faccio il male che non voglio, non sono più io a farlo, ma lo fa il peccato che abita in me.
Allora io scopro che in me c’è questa contraddizione: quando voglio fare il bene, trovo che il male è in agguato accanto a me.
Nel mio intimo io sono d’accordo con la Legge di Dio, ma vedo inme un’altra legge, che contrasta con la Legge che la mia mentre approva, e che mi rende schivo della legge del peccato che abita in me.Me infelice!
Chi mi libererà da questa mia realtà contraddittoria che mi trascina verso la morte? Ringrazio Dio, che me ne libererà per mezzo del Signore Nostro Gesù Cristo.